Come fa sesso un uomo transgender?
In generale, il sesso con una persona trans è visto come un mistero; perfino i diretti interessati fanno fatica a reperire informazioni in proposito. Quando poi si parla di sesso con uomini trans, ovvero persone che hanno fatto la transizione da donna a uomo, il mistero si infittisce. Premesso che tutte le persone sono diverse e che i fattori da considerare sono tanti, vediamo come fa sesso un uomo transgender operato oppure no.
Sesso transgender, com’è fatta la vulva di un uomo trans

Ricostruire una vagina è molto più semplice che ricostruire un pene. Anche per questo motivo, un buon numero di uomini trans decide di ricorrere solo alla terapia ormonale e alla mascolinizzazione del torace, senza operare i genitali. In ogni caso, tanto basta per provocare cambiamenti notevoli.
Gli ormoni influenzano enormemente il funzionamento e la forma delle nostre parti intime. Ad esempio, abbiamo visto come gli estrogeni rimpiccioliscano il pene di una donna trans, con buona pace del mito della donna con il pene grosso. Il testosterone ha l’effetto opposto, invece.
In un uomo trans che si sottopone a terapia ormonale, la vulva è più grande. L’area più colpita è quella del clitoride, che diventa sempre più grande e si trasforma in una sorta di piccolo pene. In alcuni casi, può arrivare a misurare 5 cm e passa: considerando il punto di partenza, sono misure notevoli.
Questo clitoride/pene diventa non solo più grande, ma anche più sensibile; troppo sensibile, qualche volta. Nelle prime settimane di terapia ormonale, può essere così sensibile da fare male. Niente paura, però: non capita sempre e l’effetto collaterale sparisce nel giro di poco tempo. Un cambiamento destinato invece a peggiorare col tempo è la lubrificazione della vagina.
La lubrificazione della vagina dipende non solo dall’eccitazione, ma anche dai livelli di ormoni. Quando mancano gli estrogeni, come capita in menopausa o durante la terapia ormonale, la vagina si secca. Tienilo a mente.
Sesso transgender o come far godere un uomo trans

Un interessante “effetto collaterale” della terapia ormonale è l’aumento della libido. Non solo un uomo trans può fare dell’ottimo sesso, ma ci sono buone probabilità che ne abbia anche una gran voglia. Non resta che capire come muoversi, preso atto di quanto visto sopra.
La regola d’oro rimane sempre comunicare con l’altra persona e stimolare tutto il corpo, dai lobi delle orecchie alla punta dei piedi. Voglio però concentrarmi sull’aspetto più delicato, ovvero la stimolazione genitale.
Penetrazione (da passivo)
Checché se ne dica, ci sono uomini trans che godono con la penetrazione vaginale. Non vale per tutti, sia chiaro: se un uomo ha una forte disforia verso i propri genitali, difficilmente apprezzerà la cosa. Ciononostante, c’è anche chi non si fa problemi a riguardo.
Se un partner trans apprezza la penetrazione, bisogna comunque tenere conto di quanto visto sopra. Mancando gli estrogeni, la vagina potrebbe risultare meno elastica e lubrificata, rendendo quindi la penetrazione dolorosa.
Il più delle volte, basta abbondare con il lubrificante. Non dovesse bastare, si possono usare anche creme a base di estrogeni: aumentano i livelli locali di estrogeni e migliorano la lubrificazione, senza però influenzare i livelli nel resto dell’organismo.
Penetrazione (da attivo)
Se la penetrazione vaginale passiva suona un po’ strana, parlando di uomini trans; la penetrazione attiva è invece la prima cosa che viene in mente. Eppure, la faccenda è molto più complicata di quel che sembra.
Non tutti lo sanno, ma l’erezione non è un’esclusiva maschile: anche il clitoride di una donna cis si gonfia si sangue, quando eccitato, e ha un’erezione. Come visto nell’articolo dedicato all’operazione da donna a uomo, però, avere un’erezione tale da poter penetrare un’altra persona è tutto un altro discorso.
Capita che un uomo trans possa avere erezioni spontanee tali da poter penetrare, specie quando si ricorre alla metoidioplastica. Di solito, però, serve una protesi per ottenere una piena erezione. Una volta che la protesi è funzionante, un uomo trans può gonfiare il pene abbastanza da penetrare qualcun altro e provare piacere nel farlo.
Altrimenti, si può sempre usare uno strapon con vibratore integrato.
Sega
Ho appena finito di dire che un uomo trans spesso non ha le erezioni dell’immaginario comune e ti parlo di seghe? Sì, perché è uno dei modi più classici per far godere un uomo trans durante il sesso, indipendentemente da come e se sia operato.
Grazie al testosterone, il clitoride diventa più grande, no? Tanto basta per poterlo stimolare proprio come faresti con un pene cis, seppure usando solo due o tre dita. Magari aiutati con del lubrificante e con dei sex toy, come un succhiaclitoride o un vibratore.
Nel caso il partner avesse un pene ricostruito mediante falloplastica, il clitoride rimane sepolto sotto i tessuti nuovi. Se tutto va bene, il pene ha un’innervazione tale da provocare piacere anche “solo” con una sega. Nel dubbio, però, stimola indirettamente anche il “fu clitoride” massaggiando la base del pene e i testicoli.
In tutto questo, non aspettarti l’eiaculazione finale: purtroppo, quella non si è riusciti a ricostruirla. Per il momento, quanto meno.
Sesso orale
Proprio come puoi fare una sega a un uomo transgender, puoi anche praticargli sesso orale; indipendentemente che sia operato oppure no. Cambiano le dimensioni del pene con cui hai a che fare e anche la consistenza, dato che rimarrà un po’ barzotto. Ciononostante, rimane un’esperienza potenzialmente soddisfacente per tutte le parti in gioco.
Sesso transgender: Quanto aspettare per fare sesso, dopo l’operazione?
Se il partner decide di operarsi, bisogna portare pazienza. Dopo la ricostruzione del pene, vanno evitati gli sforzi per almeno 6 settimane. Non è detto che, in questo lasso di tempo, si possa ricominciare a praticare sesso genitale.
Per fortuna, i modi per divertirsi sono infiniti.
