Guida al Piacere Proibito del Clistere Punitivo
Il clistere punitivo è un grande classico del clinical BDSM, in grado di smuovere gli animi in più di un modo. Da una parte è la pratica umiliante per eccellenza: ti strappa il controllo sulle tue stesse viscere e ti viola a un livello profondo, impossibile da raggiungere con dildo e vibratori. All’umiliazione si aggiunge però lo strano piacere provocato dal clistere. O il fastidio che sfocia nel dolore, se si parla di punizioni.
A seconda del tipo di liquido usato, delle modalità, perfino dei tempi di somministrazione, gli effetti del clistere cambiano. In questo articolo mi concentrerò su quelli punitivi, ma nulla ti vieta di usare molti di questi principi per dare (o darti) piacere.
Gli argomenti del post
Perché ci piacciono (o non ci piacciono) i clisteri
In cima alla lista ci sono gli effetti psicologici del clistere cui ho accennato sopra, non c’è ombra di dubbio. Se ti piace farti sottomettere, farti fare un clistere è un’esperienza di grande impatto. Stai dando il controllo delle tue funzioni corporali a qualcun altro, appunto. In più, gli permetti di vederti in una delle situazioni più intime che si possano immaginare.
Ci sono persone che dividono la vita insieme per anni senza farsi vedere al bagno dal partner. Quando ti fai fare un clistere, invece, apri la porta anche a questo aspetto di te. Capita anche quando fai pissing.
Il clistere ha però un impatto anche fisiologico: l’acqua tiepida o calda ha un effetto rilassante e ti fa sentire piacevolmente pieno. Quando la rilasci (di solito insieme al contenuto dell’intestino), il tuo corpo rilascia una miriade di neurotrasmettitori rilassanti. Ecco perché svuotarsi è così piacevole, anche senza clistere.
E il clistere punitivo? Cos’ha di così terribile? In questi casi si usa soprattutto l’acqua fredda, che provoca dei crampi intestinali. Spesso il dominante arriva a vietare al sottomesso di svuotarsi, magari dopo avergli somministrato una soluzione irritante.
Quale liquido inserire in un clistere punitivo
Si parlava di soluzioni irritanti e di giochi di temperatura. Premetto una cosa: prima di iniettare o farti iniettare qualcosa nel retto, informati. Le pareti intestinali sono sensibili ma anche fragili: basta fin troppo poco per danneggiarle. Inoltre i clisteri uccidono parte della flora batterica, quindi è meglio non esagerare.
Detto questo, per un clistere tiepido usa acqua a 37°C, pressapoco la nostra temperatura corporea. Per un clistere caldo tieniti massimo sui 42°C e non andare mai oltre. Per un clistere freddo, invece, puoi scendere fino a 25°C; già con 30°C ottieni ottimi risultati, provocando crampi e rilasci improvvisi di acqua e tutto il resto.
Quanto alle soluzioni da usare, evita aceto e altre sostanze acide: potrebbero provocare vere e proprie ustioni. Da evitare anche caffè e alcolici, che potrebbero provocare overdose da caffeina o coma etilico.
Per stimolare i movimenti intestinali, le ricette della nonna sono le migliori. Un buon clistere punitivo prevede acqua e sapone naturale, che incolla alla tazza anche per tutta la notte. Il glicerolo provoca invece contrazioni involontarie e l’olio facilita il movimento interno delle feci, con conseguenti fastidi. Il tutto va sempre mischiato ad abbondante acqua tiepida, ovvio.
Quali strumenti usare per i clisteri punitivi

Quali strumenti usare per eseguire un buon clistere punitivo? Ce ne sono soprattutto due, anche se nell’elenco ne troverai tre: quest’ultimo è pericoloso per i motivi che vedremo.
Perette
Le perette sono adatte soprattutto alla pulizia intestinale prima del sesso anale o di clisteri più consistenti. Dato che possono contenere in media 200 ml o poco più di liquido, si prestano poco ai clisteri punitivi o alla pulizia profonda. Ci sono però due eccezioni.
- Il clistere con acqua e olio, che puoi eseguire solo con una peretta. L’olio è infatti più leggero dell’acqua e galleggia, quindi è difficile introdurlo con altri strumenti.
- Il clistere di aria, che si esegue introducendo la cannula di una peretta vuota e spremendola. Ovviamente, ciò che è entrato deve anche uscire…
Enteroclisma
L’enteroclisma è per eccellenza lo strumento da clistere punitivo, fonte di piacere e di dolore. Ne esistono di diversi materiali e può contenere fino a 2 l di liquido per volta. Per usarlo è necessario appenderlo almeno 30 cm sopra il sottomesso; più lo si alza, più la velocità e la pressione del liquido aumentano. Meglio restare entro il metro di altezza, quindi.
Il bello dell’enteroclisma è la sua versatilità, dato che puoi usarlo per introdurre tutto il liquido che vuoi, alla temperatura che vuoi, tutte le volte che vuoi. Il comodo rubinetto permette perfino di interrompere il getto a piacere: più comodo di così!
Il rubinetto di casa
Infine, il famigerato rubinetto di casa. Online puoi trovare delle doccette da attaccare al rubinetto e da inserire direttamente nell’ano. In teoria, questo dovrebbe rendere il tutto più semplice, dato che ti basta aprire l’acqua a piacere senza particolari preparazioni.
Se ti è mai capitata una doccia ghiacciata o bollente improvvisa, sai già qual è il problema.
I tubi di questo tipo possono fare molti danni, dato che pressione e temperatura sono difficili da controllare. Un getto troppo violento o troppo caldo può danneggiare le pareti dell’intestino in modo irreparabile.
Bonus: plug e simili
Non servono a introdurre liquidi nell’intestino, ma hanno il potere di trasformare un semplice clistere in un clistere punitivo. La loro funzione è infatti bloccare la via d’uscita al contenuto dell’intestino, provocando così dolori e la sensazione di star scoppiando.
Esistono plug di tutti i tipi e le forme, alcuni dei quali concepiti proprio per il clinical BDSM. I plug a tunnel, ovvero quelli bucati, rendono più facile inserire liquidi a piacere nel retto. Quelli con il tappo servono invece a regolare le fuoriuscite intestinali. E poi ci sono i plug classici, che fungono semplicemente da tappo.
Occhio, però: appena la pressione interna aumenta, il plug salta. E con esso tutto ciò che stava trattenendo.
I rischi del clistere punitivo
Come qualsiasi pratica BDSM, anche il clistere punitivo andrebbe affrontato con un minimo di cautela. Anche quando fatto a regola d’arte, implica sempre qualche rischio per chi lo subisce. Si va dalla flora batterica scombussolata fino a danni interni.
Se va tutto per il verso giusto, dopo un clistere basta mandare giù un po’ di integratori e di yogurt. I primi rimettono in circolo i sali persi, mentre il secondo dà una mano alla povera flora batterica. Ricorda però che le cose possono essere molto più complicate.
Rispetta sempre i limiti di temperatura visti sopra e introduci massimo 2 l di liquido nell’intestino. In realtà non esiste una quantità valida sempre per tutti: molto dipende dalla conformazione del singolo. I 2 l corrispondono però alla quantità massima raccomandata dai medici.
Qualsiasi strumento tu decida di usare, lavalo con del sapone antibatterico e lubrificalo prima di usarlo. Il retto può nascondere batteri pericolosi; quanto al lubrificante, una cannula asciutta può graffiare le pareti interne dell’intestino.
Infine, stai attento ai plug e agli altri strumenti per chiudere l’intestino. Soprattutto all’inizio, evita di superare i 30 minuti; con il tempo e l’esperienza, puoi arrivare anche a 1 ora o più. Il tutto senza esagerare: le occlusioni intestinali hanno ben poco di erotico.
.....
E sempre stata una delle mie passioni primordiali di cui ho molte fantasie . A me piace praticarli come sottomissione e umiliazione in momenti di forte stitichezza della partner .
Se ti può fare piacere potrei farglielo io alla tua partner di fronte a te ovviamente…sarebbe una bella punizione umiliante per lei