Master BDSM: Chi Sono i Master e Come Incontrarli
La terminologia del BDSM è mutevole e non sempre riconosciuta da tutti, specie da chi non è attivo nella comunità. Chi si approccia per la prima volta a questo mondo, potrebbe quindi avere qualche difficoltà nel capire chi è un vero Master BDSM e come riconoscerlo.
Il problema non è solo terminologico: là fuori ci sono molti presunti Master che usano il BDSM come scusa per perpetrare abusi, sia fisici sia psicologici. È quindi importante fare chiarezza a riguardo, specie se sei un’aspirante Slave in cerca della propria metà.
Gli argomenti del post
Cosa significa essere un Master nel BDSM
Come nel caso del termine “slave”, anche il termine “master” viene spesso usato come sinonimo di “dominante” dai più inesperti. Nella comunità l’uso improprio del termine genera però più reazioni negative, rispetto all’uso improprio di “slave”. Come ti spiegherò nel prossimo paragrafo, infatti, il problema dei presunti master emuli di Christian Grey è molto sentito.
Si definisce un bdsm Master chi “possiede” una schiava o uno schiavo, spesso in un contesto di dominazione 24/7. All’interno della relazione, è la parte che detiene (almeno in apparenza) tutto il potere e che guida lo Slave in tutto e per tutto. Qualche volta, la sua guida si spinge anche al di fuori delle sessioni, sfociando in aspetti come l’abbigliamento e l’alimentazione. Non è detto che sia sempre così, però.
Senza un partner fisso con il quale si intrattiene un rapporto di dominazione e sottomissione, non ci si può definire Master. Ci si può definire dominante, sadico, top; non Master.
Aspetti come l’età e il livello economico sono secondari. Un ragazzo di vent’anni avrà per forza di cose poca esperienza, ma può avere la voglia e la capacità di guidare uno schiavo.
Come NON è fatto un vero Master

L’aspetto della dominazione è essenziale in un rapporto tra padrone e schiava: il Master tiene le redini del rapporto, lo Slave obbedisce. Questa caratteristica viene però sfruttata anche da personaggi di dubbia affidabilità, in cerca dei privilegi dell’essere Master senza i doveri. Ecco perché voglio definire alcune caratteristiche di chi è più vicino all’abuso, piuttosto che al BDSM.
Inizia subito a comportarsi da “master”
Pretende subito l’uso di certi epiteti, ti tratta fin da subito come se fossi una sua proprietà. A meno che tu non stia partecipando a un gioco di ruolo, questo non è normale: prima si costruisce una relazione, poi si costruisce una relazione BDSM.
Non ha competenze solide, anche se pretende di praticare da anni
Chi gioca da dominante deve avere competenze tecniche o studiare per acquisirle, se è ancora agli inizi. Se non è così, è solo un cialtrone pericoloso: molte pratiche BDSM estreme sono pericolose e richiedono uno studio alla base.
Non rispetta i tuoi limiti
Cerca di farti fare cose che ti mettono a disagio o di cui hai paura, anche se le hai segnalate tra i limiti. I peggiori pretendono che tu non abbia limiti. Questa è violenza, non BDSM.
Ti isola
Ti isola dalla comunità BDSM, affinché sia più difficile chiedere consiglio e riconoscere i campanelli d’allarme. Se un presunto master ti vieta anche solo di partecipare a munch o gruppi Telegram, inizia a preoccuparti.
Non gli importa che ti piaccia
Lo Slave trae sempre una qualche forma di piacere dalle pratiche, anche solo psicologico. Il Master ha il dovere di accompagnarlo in questo processo, assicurandosi che l’esperienza complessiva sia sicura e appagante.
Un master che pretende il piacere senza darne, non è degno di tale nome.
Chi comanda tra schiavo e padrone?

Il ruolo di Master comporta molti doveri, come potresti aver intuito: studiare le tecniche dietro le pratiche, preparare le sessioni, tenere a mente il benessere dello schiavo, rispettare i limiti dello schiavo. Verrebbe quasi da chiedersi chi comanda davvero, tra schiavo o schiava e padrone. L’unica risposta sincera è: in un rapporto sano, nessuno dei due.
Il padrone è sicuramente la metà della coppia che guida il gioco e con più responsabilità. Non è tenuto a mettere in atto le fantasie dello schiavo e, eventualmente, può decidere come e quando farlo. Di solito decide quando praticare e cosa fare, mantiene uno stretto controllo fisico ed emotivo sul partner.
D’altra parte, è importante che anche lo schiavo tragga piacere dal rapporto. Come visto nell’articolo dedicato, non esiste uno Slave a cui piaccia davvero tutto e senza limiti. Inoltre, chi gioca come sottomesso ha sempre e comunque il diritto di ritirare il proprio consenso, anche nel bel mezzo della pratica.
Come si conciliano queste cose?
In un rapporto di dominazione e sottomissione sano tra slave e master, le due parti si scelgono proprio in quanto compatibili. Il Master non plasma lo Slave affinché sia come vuole lui, né viceversa. Proprio come dovrebbe essere in qualsiasi rapporto d’amicizia o amoroso.
Come trovare un Master
I posti dove trovare un Master, nel BDSM, sono sempre pressapoco gli stessi: eventi come i munch sono un’occasione per conoscere gente, mentre le feste consentono di giocare almeno una volta sotto l’occhio di altre persone.
Purtroppo, non tutti possono o vogliono partecipare ad eventi del genere. Un’alternativa arriva da internet, dove effettivamente le parole come master cerca slave o master cerca schiavo, vengono digitate con una certa frequenza. Infatti sono tanti i gruppi online, siti di incontri BDSM e chat sadomaso che garantiscono anonimato e abbondanza di persone interessanti da conoscere.
.....