banner
BDSM

Gabbia di Castità: Come Sceglierla?

Condividi l'articolo

banner

Vuoi provare la castità forzata e hai un pene? Allora ti serve una gabbia di castità, ovvero una gabbietta dentro la quale chiudere il pene per evitare “cosacce” come erezioni, sesso, masturbazione e tutto ciò che sta nel mezzo.

Online puoi trovare gabbiette per tutte le tasche e per tutti i gusti, ma occhio: non tutte sono adatte a un gioco sicuro. Ecco perché voglio darti qualche consiglio su come scegliere la tua gabbia di castità.

I materiali migliori per una gabbia di castità

In quali materiali sono fatte le gabbie di castità
In quali materiali sono fatte le gabbie di castità

Ormai ci sono gabbie di castità per tutti i gusti e realizzate con i materiali più disparati. Finché sono atossici e sicuri sulle mucose, vanno bene pressapoco tutti. L’unica vera discriminante è per quanto tempo intendi usare la gabbia di castità.

Pelle

Pelle e cuoio sono tra i materiali più usati nel bondage, specie nel mondo del BDSM gay. Tra le tante cose, vengono usati anche per realizzare strumenti di costrizione per il pene: soprattutto anelli, ma anche vere e proprie gabbiette.

Le gabbie di castità in pelle sono comode e ottime per chi è agli inizi. In teoria, le si potrebbe indossare anche per periodi prolungati. In teoria, dato che la pelle si sporca con una certa facilità e, soprattutto, non può essere indossata in doccia. Inoltre, le zone a contatto con la gabbietta tendono a sudare, con tutte le conseguenze del caso.

Policarbonato

Le gabbie di castità in policarbonato sono tra le più usate e per tante ottime ragioni. In primo luogo, sono leggerissime e sottili, il che ti permette di indossarle anche sotto i pantaloni. Soprattutto, il policarbonato è facile da lavare e lo si può tenere indossa anche in doccia.

L’unico possibile problema è la rigidità del materiale, che lo rende scomodo da indossare.

Metallo

Il metallo è l’altro materiale per eccellenza, quando si parla di chastity cage. In questi casi, si usa lo stesso acciaio inossidabile usato in ambito medico: igienico, anallergico, facile da lavare. Inoltre, l’acciaio è un materiale versatile, che si presta a creare gabbie nel senso letterale del termine, che lascino respirare la pelle.

Il pro e il contro del metallo è la sua robustezza: rompere una gabbia di castità in acciaio è quasi impossibile. Da un lato è un bene, dall’altro costringe a prendere qualche precauzione in più; ne trovi qualcuna nell’articolo dedicato alla castità forzata.

Silicone

Il silicone è un’ottima alternativa al policarbonato: pur essendo leggero come il policarbonato, è ben più flessibile. Inoltre, si scalda al contatto con la pelle ed è quindi più comodo in inverno.

Gabbia di castità per pene, aperta o chiusa?

La chiusura della gabbia per pene
La chiusura della gabbia per pene

Oltre la materiale, devi considerare anche il design della gabbietta. La differenza principale è tra:

  • gabbiette del tutto chiuse, a parte per una piccola apertura all’altezza dell’uretra;
  • gabbiette aperte, a forma di gabbia o comunque dotate di diversi punti di ventilazione.

Le gabbiette chiuse vanno usate solo per brevi periodi, dato che non permettono di lavarsi. Le gabbiette aperte, invece, si possono usare per giorni o perfino per mesi.

Tipi di chiusura

La gabbia per il pene è composta da tre pezzi principali:

banner
  • anello fallico;
  • distanziatore;
  • gabbia.

Per indossarla, devi indossare l’anello dietro lo scroto e alla base del pene; dopodiché infili il pene nella gabbia e unisci i due elementi con il distanziatore, dove c’è anche la chiusura. Dato che l’anello è dietro lo scroto ed è fissato alla gabbia, è impossibile sfilarti senza aprire tutto.

Come chiudi i tre pezzi?

Anello fisso o apribile

La prima scelta riguarda l’anello, che può essere un pezzo unico o essere a sua volta apribile.

L’anello fisso è solido e difficile da scassinare, ma richiede un po’ di pazienza per essere indossato. Potrebbe essere complicato per un novizio.

L’anello apribile è più facile da indossare e anche da togliere. Se però hai il pene grande e non ti depili i genitali, rischi che peli e pelle vengano pinzati dall’anello.

Lucchetto o serratura

L’altra scelta fondamentale è tra lucchetto e serratura. La serratura è più discreta e si nota meno, sotto i vestiti. Il classico lucchetto è più ingombrante e rumoroso ma, in caso di emergenza, è anche più facile da aprire.

Il compromesso migliore sono i lucchetti in plastica citati nell’articolo sulla castità forzata. Dato che sono di plastica, sono piccoli e basta una forbice per aprirli. Per evitare che lo schiavetto si liberi quando vuole, però, ciascun lucchetto ha un codice numerico che lo rende insostituibile. Se togli la gabbietta, il master o la mistress se ne rende subito conto.

Come misurare il pene per metterlo in gabbia

Misurare il pene per la chastity cage
Misurare il pene per la chastity cage

L’ultimo grande fattore, forse il più importante, è la misura della gabbietta. Ovviamente, questa dipende dalla misura del pene: una gabbia troppo piccola blocca la circolazione; una gabbia troppo grande scivola via e dà fastidio.

Per individuare la misura giusta devi misurare il pene a riposo: se la gabbia funziona, non sono previste erezioni. Armati quindi di metro da sarta e prendi le seguenti misure.

  1. Circonferenza della base di pene e scroto. È dove andrà l’anello. Per avere il diametro, dividi la misura per pi greco.
  2. Lunghezza del pene a riposo, da prendere lungo il lato inferiore. Serve per determinare le dimensioni della gabbietta.

Nel dubbio, alcuni modelli propongono anelli di diverse dimensioni: una volta arrivata a casa, puoi provare la gabbietta e scegliere quello che preferisci.

.....
Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

TELEGRAM SEX
"Entra nel nostro canale"

X