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Il Cuckolding è BDSM? Chi Domina?

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A metà tra lo scambismo e il BDSM c’è il cuckolding, la pratica in cui uno dei partner (il marito, di solito) accetta di diventare “cornuto”. Sul blog trovi più articoli cuckold bdsm dedicati sia ai mariti cuckold sia al corrispettivo femminile, le cuckquean. In questo articolo voglio però concentrarmi sul rapporto con il sesso estremo.

Scambismo o BDSM?

Non è detto che guardare la propria moglie fare sesso con un’altra persona sia una pratica BDSM. Proprio come il feticismo dei piedi, anche il cuckolding è una pratica comune tra gli uomini sottomessi ma che non basta per definire il ruolo. Molto fa l’atteggiamento di tutte le parti in gioco.

Prendiamo il feticismo dei piedi come esempio. Molti uomini amano giocare con i piedi dei partner, masturbarsi con essi, annusarli. Alcuni di questi inseriscono questi giochi in un contesto più ampio di sottomissione, per cui l’adorazione dei piedi è un modo per “stare sotto” anche in senso metaforico. Altri, invece, si limitano a giocare con i piedi senza sottomettersi; talvolta sono addirittura dominanti.

Il cuckolding funziona nello stesso modo: ci sono uomini che inseriscono il loro ruolo di “cornuti” in un contesto più ampio di sottomissione; altri amano semplicemente guardare. La distinzione diventa importante nel momento in cui si cerca un bull, ad esempio.

Se la sottomissione è parte integrante del gioco, la cosa migliore è cercare un bull che abbia un po’ di esperienza nel BDSM. Sarà più incline a cogliere gli spunti e anche più pratico con eventuali torture da infliggere al cuckold.

Il cuckold è sempre sottomesso?

cuckolding bdsm

In ambito BDSM, il cuckold può essere sia sottomesso sia dominante. Ovviamente cambia l’approccio al gioco, dato che le dinamiche di potere sono del tutto diverse: in un caso è la “vittima” della moglie/mistress, nell’altro è colui che regge le fila di tutto.

Il cuckold sottomesso è il caso più classico, quello che vediamo anche nei porno. Se la moglie è la mistress, sarà lei a scegliere il bull da usare nel gioco. In gran parte dei casi il bull rispecchia lo stereotipo dell’uomo virile e dominante, ma non è detto che debba essere così: una mistress può benissimo scegliere un altro sub da sottomettere, mentre il suo cuckold slave guarda e subisce una buona fetta delle umiliazioni.

La situazione meno contemplata è quella in cui il cuckold è la metà dominante della coppia, invece. In questo caso, il marito è colui che sceglie il bull e che guida tutto. Il bull può essere un mero “oggetto” che userà la sua slave, oppure un amico cui “prestare” la moglie. In entrambi i casi, farsi cornificare è una manifestazione di potere: ha così tanto potere sulla sua sub da poterla perfino far scopare ad altri.

In questo secondo caso, il termine più corretto è “hotwifing” e il marito viene definito “stag”.

Serve la safeword?

Per chi non lo sapesse, la safeword è una parola che serve a fermare il gioco in qualsiasi momento. Di solito la si considera una prerogativa del sottomesso, ma può usarla anche la parte dominante.

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La safeword dovrebbe essere una parola slegata dal contesto, impossibile da dire per sbaglio o per fare scena (“no”, “fermo”, “basta” non vanno bene). Allo stesso tempo, dovrebbe essere breve e facile da pronunciare in qualsiasi situazione. Per questa ragione, i più usano il classico “rosso” per fermare tutto e “giallo” per chiedere di rallentare.

Se si tratta il cuckolding come una pratica BDSM, la safeword è utile sia per il cuckold sia per gli altri due protagonisti del gioco. In qualsiasi momento, chiunque dei tre può chiedere di sospendere il gioco o quanto meno di abbassare i toni; perfino il bull può tirarsi fuori, se inizia a sentirsi fuori posto.

La safeword è però utile anche quando il cuckolding viene vissuto fuori dalle dinamiche di sottomissione e dominazione, specie all’inizio. Basta un “giallo” per chiedere al partner di rallentare, evitando situazioni spiacevoli senza per questo fermare tutto.

Negoziare gli aspetti BDSM del cuckolding

Chiamare una persona a caso che faccia da bull e buttarsi nel cuckolding può essere una pessima idea. Prima di procedere, è importante negoziare i limiti sia del cuckold sia della sweet.

Decidere una safeword può essere un primo passo, così come definire quale sarà il ruolo del marito cornuto nel gioco. Il bull può maltrattarlo? Si può masturbare o deve limitarsi a guardare? Insulti sì o insulti no? Sono tutte cose da decidere prima ancora di iniziare la ricerca. Soprattutto, questo non è il momento per farsi prendere dal pudore: bisogna esprimere tutti i dubbi.

Una volta definiti i limiti soft e hard, bisogna cercare un bull in linea con ciò che si è deciso. Prima di iniziare, è bene scambiarci due chiacchiere per verificare che sia d’accordo con tutto. Se non ci sono problemi, allora si può iniziare.

Sulla carta è tutto molto bello, ma dove trovare un bull o una coppia cuckold BDSM? Puoi partecipare agli eventi oppure, meglio ancora, iscriverti a un sito di appuntamenti: troverai tante persone desiderose di sperimentare!


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