Corde per il Bondage? Attento a Quali Usi!
Una corda vale l’altra? Non quando si parla di corde per il bondage, che sia bondage all’occidentale o bondage giapponese. La scelta delle dimensioni e del materiale delle corde da usare conta, e anche molto. In base al tipo di corda cambiano le sensazioni donate al sub e non solo.
In alcuni casi, la scelta delle corde determina la sicurezza stessa del gioco. Ecco perché dovresti sempre prestare attenzione a ciò che compri: non sempre quello che trovi in un sexy shop è adatto alle pratiche che hai in mente.
Gli argomenti del post
Non solo corde da bondage
Quando compri un set di corde da bondage dovresti sempre comprare anche delle forbici di emergenza. Si tratta di forbici realizzate in acciaio, con la punta arrotondata e una forma leggermente curva. Si trovano spesso nei kit dei paramedici, dato che nascono per tagliare bende, vestiti e cinture di sicurezza senza ferire la persona.
Nel bondage con le corde, le forbici di emergenza servono per liberare il sub in caso di malore o se la situazione si dovesse fare pericolosa. Come insegnava il mio maestro di bondage, andrebbero sempre tenute in tasca o comune nelle immediate vicinanze. “In un cassetto” o “nello zaino” è già troppo lontano: devono essere raggiungibili in un secondo.
I set di corde migliori hanno un paio di forbici già incluse nel prezzo. Se anche non dovessero essere comprese, puoi acquistarle online per meno di 10 euro. Si possono trovare anche in buona parte dei negozi specializzati in attrezzatura fetish e in alcune farmacie.
Quali corde usare per il bondage occidentale

Le corde per legare al letto che si trovano nei normali sexy shop sono in cotone o in polipropilene. Possono andare bene per delle legature molto semplici a terra, come quelle tipiche del bondage occidentale. Se però parliamo di bondage giapponese, con quindi cambi di posizione e sospensioni, è meglio evitarle.
Le corde in fibre sintetiche – come il polipropilene, appunto – hanno una velocità di abrasione bassa. Se le fai scorrere troppo velocemente, possono lasciare vere e proprie bruciature sulla pelle. In più, sono troppo lisce per alcune tecniche tipiche del bondage giapponese e tendono a formare nodi molto piccoli e difficili da sciogliere.
Il pregio delle corde sintetiche è che:
- sono coloratissime, perfette quindi per foto artistiche o performance;
- le puoi usare anche in acqua.
Le corde di cotone sono morbide e non rischiano di lasciare bruciature, il che è un grosso vantaggio. Si usano comunque solo per il bondage occidentale perché sono:
- elastiche, quindi poco adatte a mantenere le figure tipiche del kinbaku;
- tendenti a formare nodi piccoli e difficili da sciogliere;
- troppo poco resistenti per le sospensioni.
Le corde in cotone vanno però bene per legature a terra semplici o per legare una persona al letto.
Le corde migliori per il bondage giapponese

Come già visto in un altro articolo, il bondage giapponese prevede figure complesse, cambi di posizione e sospensioni. Le corde da usare devono quindi essere resistenti ma morbide, in grado di mantenere la propria posizione ma comunque facili da sciogliere. Per questa ragione, quelle più usate sono le corde in canapa e in iuta.
- Corde in canapa. Hanno il pregio di essere economiche e molto robuste, ammesso che non siano state aggiunte altre fibre. Ciononostante sono le meno amate tra chi lega, essendo anche pesanti e ruvide. Per renderle utilizzabili nel bondage vanno “preparate”, ovvero bollite e fatte asciugare in tensione.
- Corde in iuta di fabbricazione europea. Sono più leggere e morbide delle corde in canapa, ma richiedono comunque una preparazione. Tendono ad essere le più usate tra chi ha appena cominciato a legare.
- Corde in iuta asanawa, di fabbricazione giapponese. Sono l’eccellenza delle corde per il bondage giapponese, così morbide da non richiedere alcuna preparazione. La loro struttura consente di ottenere nodi piatti e regolari, piacevoli anche dal punto di vista estetico. Purtroppo sono anche le corde più facili da rovinare e le più costose.
Quanto devono essere spesse le corde
Le corde da bondage standard sono lunghe 8 metri e spesse 6 millimetri.
Questa lunghezza consente di legare una persona da capo a piedi, anche se potrebbe essere insufficiente in certi casi. Se intendi legare figure un po’ più grosse, come BBW o uomini alti, potresti dover usare più corde o orientarti su corde di 10 metri.
Lo spessore di 6 millimetri è il compromesso migliore tra sicurezza e facilità nel legare. Quando usi una corda molto spessa – ne vendono addirittura da 10 millimetri! – i nodi e le frizioni diventano più difficili da gestire. D’altra parte, un buono spessore permette di distribuire la pressione della legatura su una superficie più ampia di pelle.
Le persone più esperte nell’arte del bondage giapponese preferiscono usare corde da 5 millimetri, se non addirittura più sottili. Si tratta di una scelta più rischiosa, dato che la pressione della legatura è maggiore e i nodi sono più stretti. In compenso, consente di ottenere soluzioni più piacevoli dal punto di vista estetico.
Dove comprarle
Non vedi l’ora di iniziare a legare? Prima di tutto ti consiglio di studiare qualche tutorial o addirittura di seguire un corso di bondage, se intendi legare in modo avanzato. Quanto alle corde, quelle in cotone e in fibra sintetica sono disponibili in qualsiasi sexy shop; di solito sono vendute singolarmente.
Le corde per il bondage giapponese sono quasi sempre acquistabili presso chi lo insegna, sia online sia in presenza. Il kit base standard comprende 4 corde e un paio di forbici, il minimo necessario per iniziare a legare a terra. Per eseguire sospensioni e figure complesse, servono invece kit da 6 o 8 corde.
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