Come Legare il Seno Grande o Piccolo che sia
Il bondage del seno è una pratica che fa scena, il che lo rende protagonista o quasi di un buon numero di porno. Quando parliamo di BDSM nella vita di tutti i giorni, però, come si fa a legare un seno in modo sicuro quanto scenico? Lo si può fare anche con chi ha un seno piccolo, oppure è un’esclusiva delle “tettone”?
Legare il seno è fattibile anche nelle sessioni casalinghe e con seni di tutte le misure. La cosa importante è sapere come fare e tenere a mente alcune norme di sicurezza.
Gli argomenti del post
Perché legare il seno?
Un motivo molto semplice è: “perché così sembra più grosso”. Le legature del seno consentono infatti di separare le mammelle, alzarle e farle sembrare più grosse. Al di là dell’aspetto puramente estetico, però, questo tipo di bondage ha un altro pro: rende il seno più sensibile.
In generale, il seno è uno degli attributi sessuali secondari più sensibili in una persona; alcune donne sono addirittura in grado di avere un orgasmo con la sola stimolazione dei capezzoli. Non per nulla, la tortura dei capezzoli è una pratica BDSM apprezzatissima nell’ambiente e sfruttata anche in altre pratiche, dallo shibari al clinical.
Quando leghi il seno, intrappoli il sangue nei tessuti, che diventano più gonfi e sensibili. Ogni volta che accarezzi i capezzoli o mordicchi il seno, le sensazioni si moltiplicano e, qualche volta, diventano addirittura fastidiose.
È pericoloso legare il seno?

Il bondage del seno comporta uno dei rischi tipici del bondage in generale, ovvero la necrosi dei tessuti. Lo so che nei porno ci sono queste bellissime donne con le tette viola, ma nella realtà è meglio evitare una cosa del genere. Mantenere la legatura troppo a lungo blocca la circolazione sanguigna e, nei casi peggiori, provoca la morte dei tessuti colpiti.
Si dice che le lesioni causate dalle legature eccessive possano addirittura provocare la formazione di cisti che, a propria volta, possono trasformarsi in tumori. Per quanto le lesioni siano comunque da evitare, non ci sono prove che possano causare tumori.
Un problema reale, cui pochi pensano, riguarda invece le legature che coinvolgono il petto in generale. Anche se non ce ne rendiamo conto, ogni tanto abbiamo bisogno di prendere un respiro più profondo degli altri; alcune legature del petto impediscono di farlo. Nei casi peggiori, questo può portare all’asfissia.
Regole di sicurezza
Tutti i possibili rischi visti sopra sono evitabili con un po’ di buon senso
1. Tieni forbici di sicurezza o cesoie a portata di mano, per eliminare la legatura in pochi secondi.
2. Assicurati di poter passare un dito tra la pelle del seno e la legatura.
3. Aspetta che lesioni precedenti siano guarite del tutto.
4. Procedi per gradi, specie se la partner non ha mai provato qualcosa del genere.
5. Tieni conto delle varie fasi del ciclo, che modificano sia la forma sia la sensibilità del seno.
6. Non appendere la sub per le tette: lascia questa cosa ai porno.
Cosa usare per legare il seno
Le regole di sicurezza sono importanti, ma come si passa alla pratica? Per legare il seno ci sono diverse soluzioni, adatte a gusti e gradi di esperienza differenti.
Harness e cinghie
Gli harness sono la soluzione in assoluto più comoda, dato che non richiedono particolari competenze, sono regolabili e facili da allacciare. Molti modelli sono dotati di anelli e ganci in posizioni strategiche, per bloccare la sub nella posizione che preferisci.
Data la facilità d’utilizzo, tieni a mente solo queste due cose:
- segui sempre la regola del dito vista sopra;
- assicurati che i bordi dell’harness non siano taglienti, problema frequente con i prodotti di scarsa qualità. In questo caso, lima un po’ le zone che potrebbero tagliare la pelle della sub.
Corde
Tra gli strumenti visti qui, sono quelle più difficili da usare. Lo shibari è infatti un’arte erotica complessa, che richiede studio e tanta pazienza. Se però hai voglia di lanciarti nell’impresa, le corde sono sicuramente la soluzione più versatile per le legature al seno. Se ti senti particolarmente sadico, puoi addirittura usare le corde al cocco, abbastanza fragili ma molto ruvide.
Ti consiglio la visione di un video tutorial dedicato al tema. Purtroppo è in inglese, ma i passaggi sono mostrati in maniera chiara.

Pressa
Una pressa per il seno è proprio quello che sembra: due tavole di legno unite da due viti e dai relativi bulloni; più stringi i bulloni, più le tavole si legno di avvicinano e premono ciò che c’è in mezzo. Nello specifico, un bel paio di tette.
La pressa richiede un minimo di attenzione, dato che basta pochissimo per stringere troppo le tavole. Inoltre, si presta soprattutto ai seni grandi.
Pinzette
Non sono un vero e proprio strumento di legatura, ma consentono di unire i capezzoli tra loro e ad oggetti. L’esempio più classico sono le pinzette unite da una catenina, che a propria volta può essere unita al collare o direttamente a un guinzaglio.
Come legare un seno piccolo
Cosa fare se il seno è piccolino? In quel caso, gli harness potrebbero essere troppo grossi e lo stesso vale per le presse. Rimangono le pinzette e le corde, seppure sempre con tutte le indicazioni viste sopra. In questo caso, è importante usare corde non troppo grosse di diametro e legature semplici.
Quella più banale consiste nell’arrotolare la corda intorno alla base della mammella. Anche la legatura vista sopra può andare bene per un seno piccolo.
Come puoi vedere, le soluzioni per legare un seno sono tante: scegli quella che preferisci e buttati!
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