Come Fare Fisting Vaginale e Anale in Modo Sicuro
Il fisting non è una pratica BDSM nel senso stretto del termine, eppure trova ampio spazio nei rapporti di dominazione e sottomissione. L’atto di inserire un’intera mano dentro lo schiavo, infatti, porta con sé un enorme senso di potere. Ecco perché imparare come fare fisting rientra nell’ABC del perfetto master.
Il problema maggiore è che il fisting reale – che sia vaginale o anale – non è facile e immediato come si vede nei porno. A meno che non si stia giocando con uno schiavo già addestrato, è difficile che la mano entri tutta e subito. Bastano però un po’ di pazienza e tecnica per raggiungere risultati eccezionali.
Gli argomenti del post
Premesse per fare fisting sicuro

Come detto sopra, fare fisting con una persona normale non è facile come si vede nei porno. Soprattutto il fisting anale richiede qualche premessa fondamentale, affinché sia sicuro e piacevole per entrambe le parti.
1. Lo schiavo va addestrato a fare fisting
I muscoli vaginale e anali sono estremamente elastici ma, proprio come gli altri muscoli, vanno allenati in modo adeguato. Se quindi stai giocando con un nuovo schiavo che non ha mai praticato fisting, preparati a lunghe (e piacevoli) sessioni di allenamento. Passo dopo passo, lo renderai il tuo giocattolino perfetto.
Prima di poter inserire l’intera mano nell’ano o nella vagina, parti da dilatazioni meno impegnative. Questo è importante specialmente nel fisting anale, per le ragioni che vedremo più avanti.
Largo quindi a sex toys di diverse dimensioni. Vanno usati uno dopo l’altro, dal minore fino ad arrivare al più grande in modo che abituino lo sfintere e i muscoli del pavimento pelvico ad accogliere un’intera mano. Per il fisting vaginale vanno benissimo dildo di diverse dimensioni: negli shop a tema BDSM troverai moltissimi dildo oversize. Per il fisting anale è meglio partire dai classici plug visti nell’articolo su come fare sesso anale.
2. Niente creme anestetiche!
Online molte persone consigliano di usare anestetici locali per fare fisting, specie per quello anale. Si tratta di un pessimo consiglio: evita le creme anestetiche sia nel fisting sia nel sesso anale.
Cercare di infilare un’intera mano in un ano o in una vagina non preparata è pericoloso. Rischi infatti che la dilatazione improvvisa provochi lesioni interne che, una volta cicatrizzate, renderanno il muscolo meno elastico ed efficiente. Per fortuna il nostro corpo ci avverte quando si sta raggiungendo il punto di dilatazione massima. Come? Con il dolore.
Se usi una crema anestetica, il tuo schiavo non sarà in grado di dirti quando fermarti. Di conseguenza, rischi di provocargli danni permanenti.
Se non riesci a inserire la mano perché il sub sente dolore, ci sono tre possibilità:
- è nervoso, quindi si irrigidisce. Fallo rilassare con qualche giochetto preliminare;
- stai usando poco lubrificante;
- non è stato preparato a sufficienza.
3. C’è sempre un margine di rischio
Come tutte le pratiche BDSM, anche fare fisting comporta un certo margine di rischio. L’obiettivo è ridurlo il più possibile, ma annullarlo del tutto è impossibile.
Negli anni, la dilatazione prolungata dei muscoli del pavimento pelvico e dello sfintere può ridurne il tono. Allenare con costanza il pavimento pelvico riduce il rischio.
Come prepararsi per il fisting

Vediamo ora come prepararsi nel migliore dei modi prima di attuare la pratica del fisting
Prima di fare fisting, fai una bella manicure. Taglia le unghie il più corte possibile, elimina qualsiasi traccia di smalto, rimuovi anche eventuali pellicine. Le pareti del retto sono delicate e facili da danneggiare, specie se inserisci cinque unghie troppo lunghe al loro interno.
Se vuoi davvero rendere il fisting sicuro, procurati anche un paio di guanti in lattice. Quelli che usano di solito medici e ginecologi andranno benissimo. Oltre che essere perfetti per uno scenario di clinical BDSM, proteggono Dom e sub dallo scambio di fluidi. Inoltre, evitano che la pelle della mano assorba parte del lubrificante.
In caso di fisting anale, anche il sub deve prepararsi in modo adeguato con un clistere. La sola peretta potrebbe essere insufficiente, dato che una mano va più in profondità di un semplice pene. Se il fisting rientra in una scena di clinical BDSM, puoi far diventare il clistere parte integrante del gioco.
Infine, prepara un bel telo da allargare sotto il tuo sub: tra lubrificante e fluidi corporei, la situazione si preannuncia molto bagnata.
Quale lubrificante usare per il fisting

Niente lubrificante anestetico, per le ragioni viste sopra. Detto questo, qual è il lubrificante migliore per fare fisting? Ti serve che sia vischioso e durevole, per evitare di doverlo aggiungere ogni minuto. Per questa ragione, sono nati lubrificanti pensati appositamente per il fisting.
Vediamo quali sono le tipologie migliori.
Lubrificanti a base d’acqua. Potrebbe essere il meno adatto allo scopo, dato che il corpo tende ad assorbirlo molto velocemente. In compenso, puoi usarlo con tutti i tipi di guanti e di giochi, non sporca, costa poco.
Lubrificanti a base siliconica. Sono più vischiosi di quelli a base d’acqua e anche più durevoli; puoi perfino usarli in doccia e sono ottimi per il fisting anale. Purtroppo tendono a sporcare. Inoltre, non li puoi usare in combinazione con sex toys di silicone.
Lubrificanti a base oleosa. Eccellenti per vischiosità e durata, dal punto di vista delle performance sono i migliori. La loro efficacia nel fisting li rende però problematici sotto altri versi: non vanno mai usati con guanti e preservativi in lattice, dato che li rompono; sporcano; sono difficili da lavare via.
Evita i lubrificanti “fai da te”, come la vasellina o il burro: sono eccitanti nei film, ma nella realtà fanno un pessimo lavoro. Evita anche i lubrificanti con zuccheri e dolcificanti al loro interno: stimolano la proliferazione di batteri dannosi.
Come inserire la mano

La parola “fisting” fa riferimento alla parola inglese “fist”, ovvero pugno. Ciononostante, per fare fisting non bisogna inserire tutta una mano a pugno, anzi. Il modo migliore per inserire la mano in una vagina o in un ano è raccogliere le dita a becco d’oca, ovvero tutte insieme in un piccolo cono.
Si inizia con tre dita pian piano, facendo avanti e indietro e aggiungendo lubrificante ogni volta che serve. Quando l’orifizio scelto è abbastanza largo, si aggiunge un quarto dito; di solito si lascia fuori il pollice, in questa fase. Dopo un po’ si unisce anche il pollice.
L’intera operazione dev’essere lenta, specie nell’ultima fase. Quando stai inserendo tutte e cinque le dita, aggiungi tanto lubrificante e avanza ruotando la mano in senso orario e antiorario. Non forzarla all’interno e, se il sub si lamenta, arretra un po’.
Può darsi che le prime volte tu non riesca a inserire tutta la mano, ma non avere fretta: la prossima volta andrà meglio!
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