Clinical BDSM: Dove il Gioco del Dottore Diventa Estremo
Nel BDSM, il clinical è quell’insieme di pratiche che porta il gioco del dottore a un nuovo livello. Avrai sicuramente visto qualche porno nel quale compaiono infermiere procaci e dottori forse un po’ troppo zelanti. Ecco, nel clinical – detto anche “medical” – dottori e infermieri in questione si divertono anche a torturare i poveri pazienti.
Nonostante la presentazione giocosa, le pratiche clinical sono forse tra le più forti ed estreme nel panorama BDSM. Sono infatti ben lontane dall’essere semplici giochi di ruolo…
Esempi di medical o clinical BDSM

Leggendo la spiegazione di cui sopra, potresti pensare che il clinical BDSM si limiti a semplici giochi di ruolo, nei quali uno dei due si traveste da medico e l’altro fa il paziente. Giochi del genere si prestano molto bene allo scambio di potere tipico del BDSM, ma in questo articolo parliamo di altro.
Nel BDSM clinic si prendono vere e proprie pratiche mediche, spesso rispolverate da manuali ottocenteschi, e le si usano con finalità erotiche. Il medico o l’infermiere di turno, quindi, si comporta in parte come un medico o un infermiere vero (con molte più zozzerie in mezzo, è ovvio).
Ecco qualche esempio delle pratiche più comuni e diffuse di medical bdsm:
1. Ispezioni ginecologiche
La forma più basilare di clinical BDSM è la visita del ginecologo. A questo scopo si usano dilatatori proprio come quelli medici, anche se spesso più grandi e invasivi. Ne esistono anche versioni anali, per visite che coinvolgono l’altro orifizio.
Usare i dilatatori senza fare danni è abbastanza facile: bastano tanto lubrificante e tanta pazienza. La regola d’oro è dilatare con lentezza, fermandosi se il sub si lamenta per il dolore. In questi casi la sofferenza deve provenire dalle umiliazioni o da quanto fatto in seguito, non dalla dilatazione in sé. Se il dilatatore fa male, infatti, significa che stai lesionando le pareti e non va bene.
Una volta che il tuo sub è ben aperto, ti puoi sbizzarrirti con crudeli analisi interne.
2. Clisteri
Giocare con i clisteri è una pratica che rientra a pieno titolo in questo tipo di attività. Benché i clisteri nascano come pratica medica, nel clinical diventano uno strumento per provocare piacere o dolore nel sottomesso.
C’è un intero articolo dedicato ai clisteri e a come praticarli che ti consiglio di leggere.
3. Sounding
Il sounding consiste nell’infilare delle particolari sonde dentro l’uretra, per stimolarne le pareti e la prostata. Lo si pratica soprattutto sugli uomini ma, volendo, esistono anche sonde per donne; di solito sono un po’ più corte.
Le radici di questa pratica clinical sono abbastanza evidenti: l’applicazione del catetere, comune quando il paziente è allettato. Inoltre le sonde si usano per rimuovere ostacoli dall’uretra e per allargare il canale, quando è troppo stretto.
Prima di infilare cose su per il tuo pene o per quello del sottomesso, ti conviene informarti a dovere. Le pareti uretrali sono infatti delicate e facili alle infezioni, soprattutto nelle donne. Servono quindi strumenti sterili, tanto lubrificante e tecnica.
4. Needle play e suture
Entrambe, queste pratiche di clinic bdsm prevedono l’uso di aghi, anche se l’obiettivo è diverso. Nel needle play li si usa da soli, mentre nelle suture li si usa per “cucire” parti del corpo. Entrambe richiedono alti livelli di igiene, materiali concepiti per lo scopo (niente aghi da ricamo della nonna) e una buona manualità.
Le precauzioni del medico BDSM perfetto

Il clinical BDSM consente di sfruttare uno dei rapporti di potere più forti che si possa immaginare: quello che corre tra il paziente e la persona che ha il controllo completo sul suo corpo. Peccato solo che non sia per tutti.
Certi tipi di pratiche bdsm clinical, richiedono un’ottima conoscenza del corpo umano e di come funziona, altrimenti rischiano di finire davvero molto male. Inoltre, l’aspirante “medico” deve stare attento a prendere alcune precauzioni. Vediamole insieme:
1. Ambiente pulito e il più possibile sterile
Fondamentale soprattutto in pratiche come il sounding o il needle play. Nel clinical il rischio di infezioni è infatti altissimo, dato che il Dom accede ad aree del corpo normalmente nascoste o protette dalla pelle.
L’ideale sarebbe usare un’area dedicata della casa o del dungeon. I play party migliori hanno un angolo dedicato solo a queste pratiche.
2. Strumenti di alta qualità
Evita gli aggeggi comprati su siti di dubbia provenienza. L’ideale sarebbe usare acciaio di tipo medicale, facile da sterilizzare e che non rilasci sostanze tossiche nell’organismo. Nel caso di needle play e suture, aghi e filo devono essere monouso e confezionati in bustine singole. Quelli delle forniture ospedaliere vanno benissimo.
3. Igiene maniacale della persona
L’obiettivo è sempre evitare eventuali infezioni. Il Dom deve lavarsi le mani con sapone antibatterico e usare guanti monouso. Nel caso delle suture, è bene anche disinfettare l’area della pelle da infilzare.
4. Tecnica
Avere una preparazione solida è forse la cosa più difficile. Il clinical BDSM non si improvvisa, mi dispiace. Per praticare bisogna prima imparare. Largo quindi a workshop e a consulenze con persone esperte. L’ideale sarebbe farsi insegnare da un professionista dell’ambito medico, come un infermiere.
E i partner?
Una volta acquisita la tecnica e comprati gli strumenti, non resta che trovare partner volenterosi da usare come cavie. Frequentare l’ambiente BDSM aiuta, ma non tutti se la sentono. In alternativa puoi puntare su siti di appuntamenti per appassionati, nei quali cercare animi zozzi affini in tutta sicurezza.